Nonostante sia caratterizzato dalla presenza di grandi deserti, il territorio iraniano presenta un’idrografia complessa, nella quale hanno una funzione importante i mari che circondano le coste e i 33 laghi disseminati nel Paese che sono fondamentali non solo per il loro ovvio supporto idrico, ma anche per la loro bellezza scenica.Il Golfo Persico è quella porzione (240mila kmq) poco profonda dell’Oceano Indiano che si stende tra la Penisola Arabica e l’Iran sud-orientale.E’ lungo 990 km, e la sua larghezza varia tra un massimo di 338 km. e un minimo di 55 km. (lo Stretto di Hormuz). A nord, nord-est ed est lambisce l’Iran, a nord-ovest l’Iraq e il Kuwait, a ovest e sud-ovest l’Arabia Saudita, il Bahrain e il Qatar, e a sud e sud-est gli Emirati Arabi Uniti e in parte l’Oman. Tra le numerose isole che lo costellano, le più note, per motivi diversi, sono Kish, Qeshm, Abu Mussa, la Grande e la Piccola Tonb. I porti principali che si affacciano sul Golfo Persico sono Abadan, Khorramshahr, Bandar Khomeini, Bushehr, Bandar Abbas, ma in pratica tutte le città portuali di questa costa rivestono grande importanza anche per il traffico marittimo internazionale.La costa iraniana è per lo più montagnosa, con molte scogliere; in altri punti invece è stretta e piana, con spiagge e piccoli estuari. La costa pianeggiante si allarga a nord di Bushehr sul lato orientale del golfo per poi trasformarsi nell’ampia pianura del delta dei fiumi Tigri, Eufrate e Karoun. Il suo profilo è molto asimmetrico: lungo la costa iraniana le acque sono più profonde, mentre lungo la costa dell’Arabia non superano i 36 metri di profondità-Alcuni torrenti stagionali sfociano sulle coste dell’Iran a sud di Bushehr, ma in sostanza nessun fiume vero e proprio sfocia nel golfo sulla sua riva sud-occidentale. Grandi quantità di sabbia fine vengono trasportate al mare dai venti di nord-est che soffiano dalle aree desertiche interne. Le parti più profonde del Golfo Persico lungo la costa iraniana e l’area attorno al delta del Tigri e dell’Eufrate sono per lo più ricoperte di fango grigio-verde ricco di carbonato di calcio.E’ noto che il Golfo Persico gode di un clima cattivo: alte temperature, ma anche venti forti che possono diventare piuttosto freddi alle estremità nord-occidentali. Le piogge sono sporadiche, soprattutto acquazzoni tra novembre e aprile, più intensi nel nord-est. L’umidità è molto rilevante; la copertura di nubi, non abbondante, è più frequente in inverno che in estate. Temporali e nebbia sono rari, ma tempeste di sabbia e caligine si verificano spesso d’estate.Fino alla scoperta del petrolio in Iran (1908), l’area del Golfo Persico era importante soprattutto per la pesca, la raccolta delle perle, il confezionamento delle vele, la coltivazione dei datteri ed altre attività minori. Oggi invece nell’economia della regione prevale l’industria del greggio.A nord il Paese confina con il Mar Caspio che, nonostante il nome possa trarre in inganno, è di fatto un lago, il più grande del mondo. Copre un’area di 370.000 kmq e misura ben 1210 km da nord a sud e tra i 210 km e i 439 km da est a ovest. Il Mar Caspio è cinque volte più grande rispetto al secondo dei laghi mondiali (il Lake Superior, alla frontiera tra gli Stati Uniti e il Canada) e contiene il 44% di tutte le acque lacustri del mondo. Ha affluenti assai importanti come la Volga, lo Zhem e l’Ural, ma non ha nessuno sbocco sull’Oceano. Il Mar Caspio ha una salinità che è un terzo rispetto all’acqua marina; la sua superficie si trova 30 metri sotto il livello del mare, ma il suo livello aumenta in maniera allarmante di anno in anno (dai 15 ai 20 cm all’anno).In media ha una profondità di 170 m, quasi il doppio rispetto a quella del Golfo Persico. La sua popolazione ittica è abbondante; le sue coste però offrono pochissimi porti naturali, e le tempeste violente e improvvise che lo caratterizzano lo rendono pericoloso per le piccole imbarcazioni. I porti principali sul Caspio sono Bandar Anzali, Nowshahr e Bandar Turkman.Oltre al Mar Caspio, il più importante dei laghi iraniani è il Lago Orumieh, nell’Azerbaigian occidentale, lungo 130 km e largo 50, e vi sono numerosi porti che danno sulle sue acque salate.
Sono numerosi i laghi salati in Iran e tra questi vanno menzionati il Lago Howz-Sultan tra Teheran e Qom, lungo 20 km e largo 15 km, che è interamente coperto di sale; il Lago Hamoun, nel Sistan orientale, che funge da frontiera tra l’Iran e l’Afghanistan; il Lago Bakhtegan, il più grande nella provincia di Fars.Lungo la frontiera tra l’Iran e l’Afghanistan si stendono numerosi laghi paludosi che si allargano e si restringono a seconda delle stagioni dell’anno. Il più grande, il Sistan (o Hamoun-Sabari), nel nord della regione del Sistan-Baluchistan, pullula di uccelli.I pochi corsi d’acqua che pervengono all’arido altopiano centrale si disperdono in paludi salmastre. Esistono alcuni grandi fiumi, dei quali l’unico navigabile è il Karoun (890 km.). devono citare il SefidRud (765 km), il Karkheh (755 km), il Mand (685 km), il Qara-Chay (540 km.) l’Atrak (535 km.), il Dez (515 km.), lo Hendijan (488 km.), il Jovein (440 km.), il Jarahi (438 km.) e lo ZayandehRud (405 km.). Tutti i torrenti sono stagionali; le esondazioni primaverili causano enormi danni, mentre in estate molti corsi d’acqua si disseccano totalmente. Tuttavia esistono sorgenti naturali sotterranee, che fluiscono nei qanat.
LAGO DI UROMIE
BANDAR KHAMIR
HAMUN E JAZ MURIAN
AZERBAYJJAN
KARAJ
CHALUS
LAGO GAHAR
LAGO GAHAR
SEFID RUD
GOL GOHAR
DAMAVAND
ISOLA ABU MUSA
SUZA
HOWS E SOLTAN
LAGO SALATO QUM
LATIDAN
HARIRUD
ATRAK FIUME
BAKHTEGAN LAGO
ISOLA GHESHM
HAMUN
LAGO
SEPID RUD
KISH
KARUN
Data l’aridità del clima, l’idrografia ha una rete poco sviluppata e caratterizzata dall’endoreismo. Laghi salati e piane saline sono la particolarità delle depressioni endoreiche del Dasht-e Lut e del Dasht-e Kavir, che assorbono velocemente le acque dei fiumi che in primavera scendono dalle montagne.