Sapevate che a Roma ci sono opere di Caravaggio all’interno delle chiese romane?

Oggi vi porterò in un viaggio unico nel cuore di Roma alla scoperta di Caravaggio. Caravaggio è uno dei pittori barocchi più famosi e influenti della storia dell’arte ed è uno dei miei preferiti. Il suo stile tenebroso, basato sull’uso sapiente di luce e ombra, ha avuto un impatto duraturo sulla pittura europea. un domanda che ci viente in spontaneo : Ma chi era Caravaggio e perché la sua arte è così importante? Nato a Milano nel 1571, Michelangelo Merisi da Caravaggio trascorse gran parte della sua vita a Roma, dove creò alcune delle opere d’arte più iconiche del periodo barocco. La sua tecnica innovativa di utilizzare la luce per creare effetti drammatici e realistici ha ispirato molti artisti successivi. Ma non è solo il suo stile artistico che rende Caravaggio così importante. Le sue opere rappresentano anche una sfida alle convenzioni artistiche dell’epoca, con scene realistiche spesso caratterizzate da personaggi comuni piuttosto che da figure mitologiche o religiose idealizzate.

La chiesa di San Luigi dei Francesi

La chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma è la chiesa nazionale della comunità francese. È dedicata a San Luigi IX, re francese canonizzato nel 1297. La cappella Contarelli nella chiesa ospita tre tele di Caravaggio, commissionate dal cardinale francese Mathieu Cointrel. Caravaggio dipinse il Martirio di San Matteo nel 1599, seguito dalla Vocazione di San Matteo e da San Matteo e l’angelo nel 1602. Questi dipinti sono considerati capolavori che sfidano gli schemi convenzionali dell’arte.

Caravaggio utilizzò il realismo in modo sorprendente, soprattutto in San Matteo e l’angelo, che fu inizialmente rifiutato per la sua eccessiva realtà. L’uso della luce, in particolare nella Vocazione di San Matteo, aiuta a guidare l’osservatore attraverso la scena, illuminando il santo chiamato da Cristo e mettendo in ombra coloro che ignorano la presenza divina.

34 Piazza di S. Luigi de’ Francesi Roma, Lazio

MARTIRIO DI SAN MATTEO

VOCAZIONE DI SAN MATTEO

MARTIRIO DI SAN MATTEO

Piazza del Popolo, 12, 00187 Roma RM

La basilica di Santa Maria del Popolo

La basilica di Santa Maria del Popolo, situata nella piazza omonima a Roma, è una delle chiese più famose della città. Caravaggio ottenne un incarico per lavorare in questa chiesa grazie al successo ottenuto con i suoi dipinti per la cappella Contarelli. Il committente era Tiberio Cerasi, un importante giurista romano con incarichi istituzionali di rilievo. Cerasi possedeva una cappella all’interno della basilica, nota come cappella Cerasi, e decise di far dipingere le opere per decorarla ai due più grandi artisti attivi a Roma all’epoca: Annibale Carracci, che realizzò l’Assunzione della Vergine, e naturalmente Caravaggio, che dipinse la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro. Anche queste due opere si distinguono per il loro eccezionale realismo e per la rivisitazione delle tradizionali iconografie. Ad esempio, nella Conversione di San Paolo, il cavallo occupa uno spazio molto più grande del santo stesso, e l’episodio si svolge in una stalla buia anziché all’aperto come tradizione. Il realismo dei dipinti ha portato gli studiosi a ipotizzare che Caravaggio abbia utilizzato dei modelli per le sue opere. Entrambe le opere furono iniziate nel 1600 e completate nel 1601.

La chiesa di Sant’Agostino

La chiesa di Sant’Agostino, nelle vicinanze di Piazza Navona, è un’altra delle location in cui Caravaggio lavorò durante il periodo di massimo successo. Nel 1603, Orinzia Cavalletti, vedova del notaio bolognese Ermete Cavalletti, commissionò a Caravaggio un dipinto per la cappella che la famiglia aveva acquistato all’interno della chiesa, secondo le volontà espresse nel testamento del defunto. La famiglia e gli esecutori testamentari avviarono quindi le trattative con il pittore, che iniziò a lavorare e, forse nel 1606, consegnò il suo capolavoro, la Madonna dei pellegrini.

La cappella era dedicata alla Madonna di Loreto, a cui Ermete Cavalletti era molto devoto, tanto da intraprendere personalmente un pellegrinaggio nelle Marche poco prima di morire. Caravaggio scelse di rappresentare la Madonna che appare a due poveri pellegrini sporchi e logori. Grazie al realismo elevato e al fatto che i protagonisti sono persone comuni (senza dimenticare che anche la Madonna stessa è raffigurata in modo semplice, come una donna del popolo dell’epoca), l’opera ottenne grande successo tra i ceti più poveri della popolazione romana dell’epoca.

P.za di S. Agostino, 00186 Roma RM

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