La parte vecchia sembra un piccolo gioiello con vicoli intricati, case color ocra e vecchie moschee ricoperte di maioliche blu. La più notevole è la Masjed-e Jameh, che domina l’intera città antica con i suoi due minareti alti 48 metri:
Oggi, la città ha quasi mezzo milione di abitanti e si trova nel centro dell’Iran, in mezzo a un vasto deserto. Yazd è conosciuta per la sua architettura tradizionale persiana, il suo centro storico tentacolare con le sue case di fango e le sue torri che arrivano al cielo. La città può essere raggiunta in autostrada in circa 6 ore da Shiraz e 4 ore da Isfahan.
Gli acquedotti sotterranei, chiamati qanat, trasportano ancora l’acqua sotterranea dalle montagne alle pianure. Essi forniscono ancora il 75% dell’acqua di Yazd.
La città era già un centro zoroastriano nel periodo sasanide. Dopo la conquista islamica della Persia, molti zoroastriani delle province circostanti trovarono rifugio a Yazd. Tuttavia, la città rimase zoroastriana anche dopo la conquista.
A causa della sua posizione remota nel deserto e la difficoltà di raggiungerla, Yazd è rimasta quasi intatta attraverso la distruzione delle guerre, come durante l’invasione di Gengis Khan. Nel 1272 fu visitata da Marco Polo, che riferì della sua raffinata tessitura della seta.
PRIGIONE DI ALESSANDRO
TORRE DEL SILENZIO
CITTA' DI YAZD
PRIGIONE DI ALESSANDRO
YAZD
YAZD
TORRE DEL VENTO
TEMPIO DEL FUOCO
DESERTO YAZD
LABIRINTO
MINARET
TORRI DEL VENTO
MOSCHEA CON MINARETI
SITO ZOROASTRIANO
ATTRAZIONI
TEMPIO ZAROASTRIANI:
La costruzione del “Tempio del fuoco degli zoroastriani”, famoso anche con il nome di “Fuoco di Varhram di Yazd”, avvenne nel mese ottobre del 1934, con i fondi raccolti dall’associazione indiana Anjoman-e Parsiyan, su un terreno appositamente donato. Secondo alcuni racconti, il fuoco presente in questo tempio era custodito da più di 1515 anni nel Tempio de fuoco di Nahid Pars, in seguito venne trasportato sul posto e fino ad ora non si è mai spento. Le cerimonie religiose, le festività e le riunioni degli zoroastriani di Yazd avvengono in questo tempio.
IL TEMPIO FUOCO CHAK CHAK
Il santuario o tempio del fuoco Chak Chak si trova nel distretto di Kharānaq, nella città di Ardakān (regione Yazd). La costruzione e il mantenimento di questo complesso si deve agli zoroastriani all’interno e fuori dal paese.Il tempio del fuoco Chak Chak o “ChakChaku” che è uno dei luoghi di pellegrinaggio importanti degli zoroastriani da cui viene chiamato anche “Pir-e Sabz”, è situato nelle montagne tra Ardakān e Anjireh.Esso comprende un cortile, un insieme di costruzioni e l’edificio del tempio del fuoco che è stato costruito a scalinate su cinque piani non allineati in modo che il tetto di ogni piano costituisce il cortile del piano superiore.Per entrare nel tempio è necessario salire molti gradini. L’accesso è una porta di metallo dorata con l’immagine di un soldato achemenide con la lancia in mano. L’ambiente coperto del santuario è un edificio piccolo con un soffitto in pietra al cui centro si nota un lampadario.All’interno c’è un antico tronco di platano. Il pavimento è ricoperto da marmo e da una parte del soffitto in pietra delle gocce di acqua cadono sul pavimento-probabilmente l’attribuzione del nome al luogo è dovuta a questo motivo-che vengono raccolte in alcuni recipienti per offrirne come benedizione ai pellegrini.Al centro del tempio è situato un focolare le cui fiamme non devono essere mai spente e c’è anche un posto per bruciare l’incenso o il legno sacro. La piccola area del santuario è stata abbellita con immagini dei grandi protagonisti della religione zoroastriana.In una delle stanze di questo edificio c’è un pozzo profondo oltre 50 metri e gli zoroastriani credono che legando un filo alla corda di esso i loro desideri saranno esauditi. Nella zona esterna del tempio ci sono anche altri edifici che vengono utilizzati come alloggio e per accogliere i pellegrini.
GIARDINO DOLAT ABAD
Il giardino Dowlat Ābād si trova nella città di Yazd (regione omonima) e la sua costruzione ad uso residenziale e sede degli uffici governativi risale all’anno 1160 dell’Egira lunare, alla fine dell’epoca Afsharide.Questo giardino con due ingressi, circondato da un alto muro in adobe e da una torre di guardia, era costituito da due parti principali: 1-l’andaruni (l’interno), la parte privata e residenziale che comprendeva: la costruzione ottagonale o torre acchiappavento estiva (a forma di otto lati) che includeva: 3 shāhneshin (luogo appartato adatto per sedersi e spesso riservato agli ospiti) con porte reticolate/stanzetta del bādgir, il vestibolo e due dispense, un harem (parte riservata alle donne e ai bambini), il behesht āyyin (residenza invernale), la cucina, la torre di guardia, la cisterna privata, le stanze di servizio, la stalla estiva e invernale, il doroshkeh-khāneh (spazio in cui vengono tenuti i cavalli da trasporto (il bādgir del palazzo con un’altezza di 33 metri e 80 centimetri è la torre di ventilazione in adobe più alta conosciuta al mondo).
LA MOSCHEA DEL VENERDI
è la grande moschea congregazionale di Yazd, edificata in stile azero persiano e rappresentata sulle banconote nazionali. I suoi due minareti sono i più alti che si possano trovare in Iran. La facciata del suo portale è decorata con ricercate piastrelle dalla superficie abbagliante, quasi tutte blu. Il santuario all’interno è tappezzato di splendide maioliche a mosaico.
COMPLESSO AMIR CHAKGMAQ
Il complesso Amir Chakhmaq è forse la struttura più iconica di Yazd, affacciato su una grande piazza omonima e contentente varie altre strutture, tra cui un caravanserraglio, un pozzo antico e dei bagni termali, anche se principalmente è una moschea. La sua facciata è impressionante, caratterizzata da tre piani con nicchie ad arco: si tratta dell’edifico più grande del paese. Di notte il complesso viene illuminato creando un effetto molto scenografico.
TORRI DEL SILENZIO ZAROASTRIANO
Le torri del silenzio di Yazd sono legate al culto di Zoroastro e si trovano su due colline a sud della città. Venivano utilizzate per distruggere le salme dei defunti, che venivano disintegrate dagli uccelli e dalle forze della natura, pratica prevista dalla religione zoroastrana. Negli anni Settanta sono state chiuse dal governo iraniano e oggi sono un’importante attrazione turistica.
PRIGIONE ALESSANDRO
Altro edificio molto importante di Yazd, la prigione di Alessandro riprende il titolo di un poema del celebre poeta iraniano Hafez in cui si parla di una terribile prigione, anche se non è certo che l’edificio sia stato davvero utilizzato da Alessandro Magno per incarcerare gli oppositori. Secondo alcune versioni storiche, esso fu addirittura la prigione dove fu detenuto Alessandro Magno. La struttura presenta una cupola in argilla decorata con dipinti dorati e azzurri.
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